Tonici naturali: le proprietà dello zenzero
- danieladelnoce
- 7 apr 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Come l’aglio, anche lo zenzero è una nota spezia usata in cucina ma non appartiene alla tradizione mediterranea, bensì a quella asiatica. Il termine specifico è ”Zingiber Officinalis“, e sta ad indicare il ruolo svolto dalla pianta nel passato. Sin dall’ antichità i medici cinesi e quelli indiani consideravano lo zenzero un medicinale di prim’ordine e lo affiancavano ad altri rimedi per le sue proprietà tonificanti anche a livello spirituale.
Oggi lo zenzero viene apprezzato per le sue proprietà riscaldanti e stimolanti la digestione, per lo stomaco e per placare i dolori. La chimica dello zenzero è piuttosto complessa, contenendo esso più di 400 composti che contribuiscono alla fragranza, al sapore e all’ attività biologica di questa pianta. Studi recenti europei e giapponesi hanno dimostrato le proprietà terapeutiche dello zenzero e dei suoi componenti. Le ricerche si sono concentrate soprattutto su due gruppi di composti, gingeroli e shogaoli, che conferiscono il caratteristico sapore piccante.
Inoltre il rizoma ( la radice) contiene enzimi e antiossidanti probabilmente importanti per la salute. I suoi effetti sull’apparato gastroenterico sono noti: favorisce la digestione delle proteine, è efficace contro lanausea e le chinetosi (mal di mare, mal d’auto, ecc.), rinforza il rivestimento mucoso del tratto gastrointestinale superiore in modo da impedire la formazione di ulcere e agisce contro i parassiti intestinali.
Lo zenzero influisce sulla produzione e attivazione di mediatori della risposta biologica, gli eicosanoidi, il cui compito è di aumentare la risposta antinfiammatoria dell’organismo promuovendo l’attività del sistema immunitario ed il processo di guarigione. Il corpo sintetizza questi importanti composti a partire dai grassi essenziali (omega 3 e omega 6), e li usa regolarmente per regolare la risposta antinfiammatoria dell’organismo. Si tratta principalmente di tre categorie di eicosanoidi, prostaglandine, leucotrieni e trombossani, che sono attualmente oggetto di ricerche. Gli squilibri nella sintesi degli eicosanoidi sono alla base di molte malattie degenerative a base infiammatoria e malattie dell’apparato cardiovascolare.
Lo zenzero infatti riduce il processo infiammatorio anormale e la tendenza alla formazione di trombi. Forse è efficace come i FANS (antinfiammatori non steroidei) che però sono gastrolesivi e altamente tossici, mentre invece lo zenzero è gastroprotettivo e non è per niente tossico.

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